Luigi Stifani e la pizzica tarantata

 
Luigi Stifani e la pizzica tarantata
Autore: Ruggiero Inchingolo
Collana: Entropie 48
Categoria: Saggistica/etnomusicologia
Pagine: 188
ISBN:978-88-497-0930-8
€ 16,00


Luigi Stìfani di Nardò, per tutti “Maestro Gigi”, è stato l’ultimo e il più importante violinista “terapeuta” del Salento, nonché personaggio chiave del capolavoro La terra del rimorso del grande etnologo Ernesto De Martino.

Luigi Stìfani racconta e commenta il suo originale e istintivo sistema di notazione musicale, parla dei suoi strumenti e del suo gruppo di musicisti, fornendo una testimonianza unica e diretta sui rituali di guarigione legati al fenomeno del tarantismo. A parlare in realtà è il suo violino, che racconta di una terra nascosta in un mondo che non esiste più, di cui non rimangono che gli echi della sua musica, di cui si è cercato qui di fermarne qualche traccia.

Il libro contiene le trascrizioni delle pizziche tarantate suonate da Stìfani, in modo particolare la trascrizione integrale della “pizzica indiavolata” registrata da Roberto Leydi nel 1966 e quella registrata dall’autore nel 1988. A distanza di oltre venti anni vengono analizzate le strutture compositive e i modelli melodici, evidenziando differenze e cadute. Questo testo, come afferma l’etnomusicologo Salvatore Villani, si è rivelato come “il miglior studio etnomusicologico sulle musiche eseguite durante le cure rituali del tarantismo”, e resta, a tutt’oggi, una pietra miliare negli studi etnomusicologici sulla musica salentina.

 

Ruggiero Inchingolo è musicista, compositore, etnomusicologo e direttore artistico. Allievo di Roberto Leydi all’Università degli Studi di Bologna, è tra gli animatori del movimento di riscoperta della pizzica, contribuendo alla sua diffusione con le sue esibizioni in vari festival nazionali ed europei. Ha diretto per 13 anni il rinomato Festival Suoni dal Mediterraneo, di Andria. Dal 1995 al 2000 è stato violinista e arrangiatore nel gruppo Officina Zoè, con cui ha suonato nel film Sangue vivo di E. Winspeare. Con il Trio Radici ha inciso il brano La rotta/Mediterranea, apparso in varie compilation nazionali. Autore, regista e interprete delle rappresentazioni Venti di pace (2006) e Stupor Mundi, il viaggio verso la conoscenza (2007), ha scritto la colonna sonora del film documentario francese Latrodectus, qui mord en cachette (2009). A partire dallo stesso anno ha ricoperto i ruoli di direttore artistico e presidente di giuria dei memoriali dedicati a Luigi Stìfani. È intervenuto in vari programmi televisivi e radiofonici per la RAI e la TV francese. Alterna all'attività concertistica quella didattica, pubblicando vari saggi, tra cui: Suggerimenti e contributi dell'etnomusicologia all'educazione musicale per una prospettiva interculturale (1998). Dal 1993 dirige il Centro Studi Didattica della Musica e Tradizioni Popolari Il Giardino dei Suoni in cui sperimenta un metodo di insegnamento che prevede un approccio interdisciplinare privilegiando lo sviluppo della creatività e dell'orecchio.

 

 






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