Il biografo di Nick La Rocca

 
Il biografo di Nick La Rocca
Autore: Salvatore Mugno
Collana: Lune Nuove 115
Categoria: letteratura italiana
Pagine: 136
ISBN 88-497-0308-2 FUORI COMMERCIO
€ 14,00


Un biografo – piuttosto improvvisato e sprovveduto – è ossessionato, per un quarto di secolo, dal proposito e dai ripetuti tentativi di raccontare la vita di Nick La Rocca, il leader della leggendaria Original Dixieland Jazz Band di New Orleans che, per prima al mondo, nel febbraio del 1917 incise un disco di musica jazz.
Il biografo di Nick La Rocca è il racconto di due vite incrociate e delle peripezie per far nascere un libro a cui il suo autore, qui indicato col nome Harry Brass, dedicò la vita intera, ricavandone, infine, una valanga di dissensi, insulti e irrisione. A cominciare da quelli del suo stesso «idolo», l’italo-americano La Rocca (1891-1961), figlio di un ciabattino siciliano, che, disinvoltamente, si proclamava «inventore del jazz», ma che, comunque, aveva segnato un punto importante nell’evolversi di quel genere musicale.
Il libro recupera in chiave romanzesca, attraverso documenti storici originali e inediti, molte intriganti pagine della vita del battagliero, burbero e gradasso cornettista, nonché di quella del suo bizzarro, avventuroso e bistrattato Official Historian, due personaggi «estremi»: entrambi pronti a tutto pur di «entrare nelle storie del jazz»…

Salvatore Mugno è nato a Trapani nel 1962. Ha pubblicato il volume di racconti In ogni buco della città (1999) e il romanzo Opere terminali (2001).
È anche autore di biografie (L'italiettano. Storia umana e giudiziaria di Cizio-Margutte, 1995; Mauro Rostagno story. Un'esistenza policroma, 1998) e di numerose monografie di critica letteraria su autori siciliani (Tito Marrone, Giuseppe Marco Calvino, Tommaso Romano, Virgilio Titone, Nino De Vita). Ha, inoltre, dedicato molte ricerche agli scrittori della sua città, in parte raccolte nel volume Novecento letterario trapanese (1996).
Ha tradotto dal francese e curato le edizioni italiane di Les poèmes d’un Maudit del poeta siculo-tunisino Mario Scalesi (1997) e della silloge poetica Nouba dello scrittore tunisino Moncef Ghachem (2004).
Ha collaborato col «Giornale di Sicilia», «La Sicilia» e con periodici trapanesi («Lo Scarabeo», «Graphiti», «La Fardelliana»).






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