In Un vasto paesaggio deserto, sette racconti ci fanno incontrare sette personaggi maschili confrontati per cause incipienti alla propria solitudine, fisica quanto esistenziale. Una solitudine vissuta come imposizione, ma anche gelosamente custodita e coccolata grazie alla maschera dietro cui ciascuno dei personaggi cela i suoi pensieri più intimi, e che è la conditio sine qua non della sua libertà. In uno scenario iperrealista, con la descrizione dei minimi particolari dell’ambientazione, si succedono dialoghi che in realtà sono monologhi paralleli. Le figure di contorno sono tracciate in silhouette, non hanno spessore e sono piuttosto destinate a dare la replica allo svolgimento del monologo. Il ritmo dell’azione interiore, inizialmente quasi languido, si sviluppa man mano in un crescendo erotico, per poi ricadere in una indolente melanconia post-coitum.
Kjell Askildsen è nato nel 1929 a Mandal - Sorland. Vincitore di numerosi premi letterari, è considerato uno dei massimi autori nordici di racconti. La critica norvegese lo ha definito “minimalista, artista in filigrana, musicista da camera letterario”. Un vasto paesaggio deserto è la sua prima opera tradotta in italiano.
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