Seconda mano |
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Autore: Gabriele Arnesano Collana: Entropie 22 Categoria: saggistica Pagine: 268 ISBN 978-88-497-0707-6 € 20,00 |
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I mercati dell’usato sono frequentati soprattutto da donne che rovistano nei mucchi di abiti alla ricerca dell’affare ma, soprattutto, per impiegare piacevolmente il tempo e stabilire relazioni. Queste donne (e i pochi uomini) hanno, rispetto al mondo degli oggetti, un approccio olistico al quale concorrono, oltre alle dimensioni cognitive e culturali, anche quelle sensoriali. Le donne “rovistatrici” sono spesso dotate di solide competenze che non solo favoriscono gli affari, ma permettono loro di manipolare i significati simbolici attribuiti ai prodotti e di personalizzare i capi acquistati con una maestria che è espressione di creatività; delle vere “consumatrici artigianali” che – con lentezza – ricercano emozioni e relazioni. Partendo dalla premessa che i consumi – e il potere che essi hanno di influire sull’immaginario collettivo – costituiscono l’area esperenziale per eccellenza e il luogo dove si creano i significati e in cui nascono nuove narrazioni, l’indagine si concentra sulle pratiche di riuso e riutilizzo degli abiti usati. Le “rovistatrici”, con le loro calde interazioni e le loro pratiche dai ritmi lenti, segnalano un fronte di resistenza al “potere del consumo”: esse costituiscono un incoraggiante esempio di estensione delle capacità produttive dei consumatori e delle qualità strategiche nelle tattiche del quotidiano. E i luoghi nei quali si muovono sono spazi di negoziazione di nuove forme di socialità, centri di attrazione aperti a tutti e senza barriere. Gabriele Arnesano, sociologo, si occupa di responsabilità sociale in economia e di consumi critici con un approccio metodologico che combina la sociologia qualitativa all’antropologia culturale. Ha pubblicato diversi saggi. |
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