Poesie scelte |
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Autore: Gezim Hajdari Collana: Passage 31 Categoria: letteratura migrante/poesia Pagine: 328 ISBN 978-88-6280-072-3 € 18,00 |
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"Gëzim Hajdari con la sua opera sta universalizzando l'essere stesso del migrante. La precarietà, la solitudine, l'emarginazione come situazione della migrazione individuale è il canto che si sprigiona dalla poesia del poeta di origine albanese. Dante aveva universalizzato la pur reale condizione della lontananza dalla sua patria, trasfigurandola come lontananza del singolo dalla gloria e dalla salvezza eterna, dal Paradiso; Hajdari ha universalizzato, invece, la necessità dell'abbandono e della lontananza da qualcosa di prettamente terreno. In Dante l'esilio, l'attaccamento alla patria terrestre, viene scavalcato dalla vita eterna; in Hajdari, l'esilio conduce al superamento di ogni legame con un territorio terrestre lasciando l'uomo senza altro territorio se non il proprio corpo. È la condizione dell'orfano perenne che deve contare sulle proprie forze per sopravvivere, senza alcuna adozione. Gëzim Hajdari è nato in Albania nel 1957 ed è uno dei più importanti poeti contemporanei. Dopo aver fondato due partiti d'opposizione, il Partito Democratico e il Partito Repubblicano della città di Lushnje, dal 1991 è stato cofondatore e vicedirettore del settimanale di opposizione "Ora e Fjalës" ("Il momento della parola").
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