Le passeggiate del sognatore solitario

 
Le passeggiate del sognatore solitario
Autore: Almeida Faria
Collana: Passage 112
Categoria: Letteratura straniera/letteratura lusitana
Pagine: 88
ISBN: 978-88-6280-190-4
Data di pubblicazione: gennaio 2017
€ 12,00


Cosa ci fa un sedicente figlio di Jean-Jacques Rousseau nella metropolitana di New York? Chi è il raffinato collezionista d’arte che, come il corvo di Edgar Allan Poe, appare e scompare di notte in un antico palazzo nobiliare? Ed è possibile immaginare che Oscar Wilde, ormai distrutto dal carcere e dallo scandalo dei benpensanti, abbia incontrato il romanziere Eça de Queirós, suo anonimo ammiratore, presso il Consolato portoghese di Parigi poco prima che entrambi, all’alba del nuovo secolo, morissero?
Il fantastico non sarebbe tale se non fosse anche, a suo modo, verosimile. Ed è su questa sottile linea di demarcazione che Almeida Faria dipana la sua scrittura leggera, a tratti ironica, più spesso malinconica. Queste “passeggiate” sono tre pezzi di letteratura difficili da classificare: i due racconti più onirici appaiono come dialoghi narrati in prima persona, mentre l’ultimo testo – sotto le mentite spoglie di un copione teatrale – nasconde una leopardiana operetta morale.

Tre storie accomunate da una straordinaria capacità visionaria.
Tre passi nel delirio, e ritorno.

 

Almeida Faria, nato nel 1943 nel Sud del Portogallo, a Montemor-o-Novo, si è imposto sin da giovanissimo come uno degli autori di punta della letteratura portoghese degli anni Sessanta e Settanta. Un posto centrale nella sua opera è occupato dalla Tetralogia Lusitana (pubblicata fra il 1965 e il 1983), preceduta dallo sperimentale Rumore bianco (1962) e seguita da traduzioni e testi per il teatro. Fra le opere dell’autore per Besa editrice è uscito Il conquistatore.