Vivere e morire a levante |
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Autore: Alessio Viola Collana: Nadir 33 Categoria: Letteratura italiana Pagine: 284 ISBN: 978-88-497-1061-8 Data di pubblicazione: aprile 2017 € 18,00 |
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Fra i vicoli di Bari Vecchia si cresce in fretta, l’adolescenza bruciata in un pugno di anni da vivere pericolosamente, la scuola vera che si fa per strada, non sui banchi: succede così a Gabriele, a Mimmo e a tanti altri ragazzi, figli come loro di questo pezzo di sud sferzato dallo scirocco e dal maestrale, dove i clan della malavita locale tessono le loro attività sotto lo sguardo impotente e anzi accondiscendente delle istituzioni e degli uomini che dovrebbero garantire l’ordine cittadino. Qui comandano le famiglie, come quella dei Lacarbonara, il clan storico di Bari Vecchia, cui Mimmo appartiene per sangue e al quale anche Gabriele – suo amico da sempre – sta per essere affiliato. Traffici di droga e contrabbando di sigarette, tangenti su appalti pubblici, giri di prostitute pronte a soddisfare i vizi di clienti facoltosi e potenti: tutto, semplicemente tutto passa dalle mani dei clan, che hanno come interlocutori privilegiati ministri, politici e magistrati corrotti, insieme a imprenditori senza scrupoli come Ninni Melograno, il Re Mida della sanità pugliese, padrone dell’impero delle cliniche private e anfitrione prodigo e generoso, organizzatore di faraoniche feste cui prende parte tutta la Bari che conta.
Alessio Viola è nato a Troia e vive a Bari. Laureato in filosofia, ha collaborato con “la Repubblica” e attualmente è editorialista del “Corriere del Mezzogiorno”, dorso pugliese del “Corriere della Sera”. Nei suoi interventi l’attenzione costante al lato oscuro delle città, agli intrecci fra malavita, politica e affari. Ha pubblicato numerosi libri, fra cui Il ricordo è un cane che ti azzanna (2010), Ti strappo e ti getto in pasto ai cani (2014) e Fidati di me fratello (2016). Inoltre, nel 2013 è uscito per Rizzoli il noir metropolitano Dove comincia la notte, successivamente tradotto e pubblicato in Francia con il titolo Celui qui ne dormait pas.
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