Il monile di Bengasi |
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Autore: Stefano Fabbri-Danilo Manera Collana: Lune Nuove 110 Categoria: letteratura italiana / fumetto Pagine: 128 ISBN 88-497-0256-6 € 14,00 |
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1930. La Cirenaica è governata con pugno di ferro dal generale Graziani, mandato da Mussolini a stroncare la resistenza senussita di Omar el-Muchtar, signore della notte, della montagna e del deserto. Un giovane ufficiale medico, Dino Vagli, raggiunge a Bengasi l’amico capitano Alfio De Nittis. Ingenuamente convinto di contribuire a una missione di civiltà, va conoscendo la dura realtà della colonia, soprattutto quando viene destinato al campo punitivo di el-Agheila. Incontra l’ingiustizia, l’amore, il tradimento, la solidarietà in un viluppo che gli risulta fatale. Attraverso un sapiente alternarsi di scene narrate a vignette alla maniera del fumetto classico, lettere scritte dal protagonista alla sorella Eliana, autoesiliatasi a Parigi, e grandi tavole ispirate all’estetica di quegli anni, questo libro narra una vicenda privata che s’intreccia con quella collettiva, testimoniando una pagina della storia italiana rimasta oscura, quando non volutamente ignorata. Tratteggia così un colonialismo dotato di micidiale tecnologia distruttiva, incapace di misurarsi con la cultura delle popolazioni sottomesse e anzi teso ad annientarle e sostituirle. La plasticità del tratto ruvido e scavato di Fabbri e la sceneggiatura di Manera, attenta nella ricostruzione storica e insieme umanamente intensa, toccano problematiche di forte attualità proponendo al lettore una dolente avventura al chiarore incerto di un simbolo: un gioiello a forma di falce di luna che abbraccia una stella.
Danilo Manera (Alba, 1957) è narratore, critico letterario, traduttore, giornalista culturale e di viaggio. Insegna letteratura spagnola contemporanea e traduzione spagnola e ispanoamericana all’Università degli Studi di Milano. Autore di saggi di ispanistica, ha preparato numerose edizioni italiane di prosatori spagnoli, nonché antologie di testi baschi, galeghi e delle isole Canarie. Ha fatto conoscere la narrativa dominicana attuale con volumi collettivi come I cactus non temono il vento (Feltrinelli) e Santo Domingo. Respiro del Ritmo (Stampa Alternativa) e il romanzo Riti di cabaret di M. Veloz Maggiolo (Besa). A quella cubana ha dedicato le antologie A labbra nude e Vedi Cuba e poi muori (Feltrinelli), Rumba senza palme né carezze e La baia delle gocce notturne (Besa), nonché titoli di vari autori, tra cui Yoss (I sette peccati nazionali cubani, Besa). Ha scritto il libro di viaggio nell’Amazzonia colombiana Yuruparí. I flauti dell’anaconda celeste (Feltrinelli Traveller 1999) e il ciclo di racconti sulle colline natali Terre Lune Langhe (Gribaudo 2000).
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