Il cielo di Bagdad

 
Il cielo di Bagdad
Autore: Tomas De Mattos
Collana: Lune Nuove 93
Categoria: letteratura straniera / letteratura latinoamericana
Pagine: 120
ISBN 88-497-0199-3
€ 10,00


In Cielo di Bagdad troviamo le ambasce del maestro elementare Franklin Bermúdez, nel momento in cui è stato cacciato di casa dalla moglie e naufraga nei tentativi di arrotondare il magro stipendio da insegnante: i fuochi d’artificio che tentava di importare di contrabbando dal Brasile vengono intercettati al confine e lui arrestato per attentato alla sicurezza dei trasporti; rinuncia al lavoro aggiuntivo di custode di una casa di appuntamenti, perché la donna del proprietario lo mette in guardia dai pericoli di un non meglio specificato ingranaggio criminoso. Il povero Franklin, costretto a rifugiarsi nella rimessa della casa della sorella con l’unica compagnia del suo fido cane Saddam, riflette sulla sua condizione, che è forse quella di tutta l’umanità: le regole a cui sottostà il mondo non sono quelle a cui siamo stati educati.
Il nucleo del pensiero di Franklin parte dall’inquietante constatazione che il cielo di Tacuarembó a Capodanno somiglia spaventosamente a quello di Bagdad sotto i bombardamenti: da una parte fuochi d’artificio, dall’altra bombe mortifere. 
Mattos non lascia la narrazione conclusa, sebbene l’episodio si possa considerare completo. Suggerisce varie possibili vie d’uscita, non solo nella vicenda, ma soprattutto per quanto riguarda l’interpretazione dei fatti narrati: sintomaticamente, lasciando il lavoro di custode alla casa di appuntamenti, Franklin osserva che “mai saprò se me ne vado per un atto di coraggio o invece cedendo alla vigliaccheria”.

Tomas de Mattos. nato a Montevideo nel 1947, abita a Tacuarembó, una piccola città uruguaiana a ridosso del confine con il Brasile, dove esercita la professione di avvocato. Dopo aver pubblicato tre raccolte di racconti (Libros y perros, 1975; Trampas de barro, 1983; La gran sequía, 1984), si è cimentato con il romanzo in ¡Bernabé, Bernabé!, del 1988 e La fragata de las máscaras del 1996, entrambi salutati da notevole successo di critica e di pubblico. Nel 2001 è uscito il libro Ni Dios permita – Cielo de Bagdad, composto da due narrazioni di media lunghezza. Nel 2002 ha pubblicato il corposo romanzo El Dios de la Misericordia, che ha suscitato grandi consensi in Uruguay.