Questo racconto saggio e onesto è una commovente testimonianza delle grandi capacità dell’animo umano. In una prosa lucidamente eloquente, che si spande con fermo vigore, Samuel Goetz ci invita a non dimenticare mai uno dei peggiori crimini contro l’umanità. Mentre il nazismo serra la presa sul ghetto ebraico di Tarnow, un ragazzo polacco raccoglie il suo coraggio, l’astuzia e la fermezza che gli saranno necessari per sopravvivere. Sam Goetz ha solo undici anni quando inizia la sua terribile odissea. Bambino innocente ma sveglio, è perplesso dalla apparente passività con cui gli adulti del suo mondo accettano le restrizioni imposte dai loro oppressori. Anche se la sua famiglia tenta di mantenere una certa parvenza di normalità, lui vede la brutalità per le strade del ghetto e comincia a capire il motivo della scomparsa di vicini e parenti. Dopo aver osservato il treno in partenza che porterà i suoi genitori a morte certa, trasformerà la sua disperazione e la sua paura in una intensa determinazione alla sopravvivenza. Il libro dà un resoconto dettagliato dell’Olocausto attraverso gli occhi di una adolescenza notevole. Quando i nazisti inevitabilmente catturano Sam, questa narrazione intensamente personale ci porta attraverso il paesaggio surreale dell’Europa dilaniata dalla guerra, mentre Sam, con straordinaria maturità, risolutezza e ingenuità, riesce abilmente a resistere agli indicibili orrori dei campi della morte.
Samuel Goetz è nato in Polonia. Ha vissuto nella città di Tarnow sotto l’occupazione tedesca fino alla deportazione nel primo dei tre campi di concentramento. In seguito alla liberazione, ha passato quattro anni in un campo profughi italiano, dove ha incontrato la donna che sarebbe diventata sua moglie, Gertrude. Dopo essere emigrato negli Stati Uniti, ha ripreso la scuola, laureandosi e conseguendo il dottorato in Optometria. Dopo anni di pratica privata, è entrato nella facoltà di Optometria della Southern California School. Importante portavoce dei sopravvissuti della Shoah, ha fondato una Cattedra di Studi sull’Olocausto alla UCLA e ha organizzato un progetto senza precedenti con lo scopo di conservare testimonianze filmate dei sopravvissuti. Attualmente è un componente della Commissione del Museo “Holocaust Memorial” degli Stati Uniti con sede a Washington e ha ricevuto numerosi riconoscimenti per la sua opera eccezionale per fini umanitari.
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