Masdar

 
Masdar
Autore: Domenico Verdoscia
Collana: Entropie 39
Categoria: saggistica
Pagine: 200
ISBN 978-88-497-0847-9
€ 17,50


Nel presente saggio – un’indagine etnografica e antropologica – vengono sviscerate e analizzate svariate questioni relative ai percorsi migratori transnazionali dal Marocco all’Italia, vista negli scorsi decenni come meta preferenziale per obiettivi di autorealizzazione individuale ed emancipazione lavorativa da parte della popolazione maghrebina maschile e femminile. Lo studio coinvolge molti aspetti: religiosi (questione islamica), sociali, linguistici, di costume, di genere (differenze tra uomo e donna dovute alla sedimentazione di valori arcaici che si scontrano con quelli della realtà occidentale) e generazionali. La sentita partecipazione dell’autore – ben celata nei confini di un testo scientifico – sembra raccontare al lettore la ricchezza che può venire dal sentimento dell’alterità quand’esso non venga vissuto come ostacolo, né riassorbito forzatamente entro parametri occidentali di interpretazione e visione.

 

 

Domenico Verdoscia è dottore di ricerca in Filosofie e teorie sociali contemporanee. Per diversi anni ha collaborato alle attività didattiche e di ricerca della cattedra di Etnologia dell´Università di Bari. Ha collaborato e collabora a varie ricerche regionali, nazionali e internazionali. Fra gli ambiti di studio e di ricerca di cui si occupa, vi sono: l´indagine critica di concetti-chiave delle scienze sociali in rapporto ai processi migratori; l’analisi qualitativa dei fenomeni di integrazione e metissage nelle società policulturali e l’analisi del mutamento culturale, nelle dimensioni del vissuto e del simbolico, in rapporto all’immaginario collettivo. Ha svolto e svolge ricerche di terreno in Marocco e in Tunisia. È autore del volume Maghreb-Italia. Vite e voci migranti (2010) e ha pubblicato diversi saggi su riviste specializzate. Attualmente lavora, con l’A.S.P. “Monte dei Poveri” di Rutigliano, presso i Servizi Sociali dell’Ambito territoriale n. 11 (Mola di Bari-Noicattaro-Rutigliano), dov'è responsabile dello Sportello Integrazione Interculturale degli immigrati.