Padri e figli, il più noto romanzo di Turgenev, è ambientato nel 1859 e descrive lo scontro tra due generazioni che personificano due diverse culture: la vecchia cultura nobiliare dei padri e la nuova cultura democratica dei figli. Due amici, Evgenij Bazarov e Arkadij Kirsanov, ritornano a casa dopo essere stati lontani tre anni per studiare. Bazarov, prima di raggiungere la sua casa, viene ospitato per qualche giorno dall’amico. Durante la sua permanenza, si sviluppa un contrasto tra i “padri” (il padre di Kirsanov, Nikolai Petrovic, e suo fratello Pavel Petrovic) e i due giovani, che riguarda diversi aspetti della vita di quegli anni. In particolare, spicca la figura di Bazarov, protagonista del romanzo, che si definisce nichilista, termine coniato proprio da Turgenev in questa occasione.
IVAN TURGENEV nacque nel 1818 in una antica e agiata famiglia di Orël. Dopo gli studi in patria, nel 1838 andò a studiare filosofia e storia a Berlino. Qui Turgenev comprese quanto la società occidentale fosse più avanzata rispetto a quella russa, e, una volta rientrato in patria, diventò un accanito sostenitore dell’abolizione della servitù della gleba. L’opera che lo rese celebre fu Memorie di un cacciatore, cui seguirono Un nido di nobili, All’epoca e Padri e figli, il suo capolavoro.
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