Cantonate di Urbino

 
Cantonate di Urbino
Autore: Paolo Volponi
Collana: Nadir 19
Categoria: letteratura italiana
Pagine: 52
ISBN 978-88-497-0947-6
€ 10,00


“Si dovrebbe andare a Urbino di settembre, fra il 10 e il 20 del mese. In quel periodo con molta probabilità vi capiterà di trovarvi, oltre che la città più vuota e quindi più scoperta e penetrabile, delle giornate di singolare splendore, aperte tra la marina e l’Appennino in infiniti ordini di colline e di correnti, in un firmamento profondo e azzurro come mai in nessun altro luogo”. Ecco l’incipit di queste pagine adamantine firmate da uno scrittore che ha tessuto con la sua città di origine un rapporto inscindibile e poetico. La città, com’è noto, è al centro di un’intera rete di figure ossessive nell’opera narrativa e poetica di Volponi. Urbino appare annichilita, senza “idillio, né rifugio, né quiete, né silenzio, né società”. La “Città ideale” è divenuta inerte spoglia mortale, ai margini rispetto agli odierni flussi mercificanti: questa vicenda allude a qualcosa di concreto e universale, che non riguarda la sola Urbino.

PAOLO VOLPONI nasce a Urbino il 6 febbraio 1924. Dirigente industriale e attivista politico, si dedica a un’intensa attività letteraria accompagnata da riconoscimenti nazionali e internazionali. È autore di raccolte poetiche e romanzi, tra cui Memoriale (1962), La macchina mondiale (1965), Corporale (1974), La strada per Roma (1991). Muore ad Ancona nel 1994.

 

 






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